martedì 22 gennaio 2013

Come si tratta un clandestino

"Quest'ultimo [ricco imprenditore texano, cappellone e stivale da cow-boy inclusi] era ossessionato dal problema dell'immigrazione clandestina. Era favorevole ai controlli rigorosi al  confine, e perfino alla costruzione di una barriera fisica di qualche tipo, e ci portò con il suo aereo sul Rio Grande in modo che potessimo verificare di persona quanto il confine fosse precario. Successivamente ci disse che ogni settimana centinaia di clandestini attraversavano la sua proprietà, e per sfamarli aveva organizzato una mensa, in apparenza senza che lo sfiorasse minimamente l'idea di consegnarli alle autorità. Quando gli fu chiesto se questa condotta non contraddicesse le indicazioni della parte politica che egli sosteneva, rispose: «Questo non c'entra. Coloro che si trovano nella mia proprietà sono miei ospiti, e non li lascerò andare via affamati»" (P. Berger, Come vi spiego il mondo senza annoiarvi, Il Mulino, 2012, pp. 208-9)

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